Cosa fare se gli eredi non sono in accordo?
- Luca Bisbocci

- 5 mar
- Tempo di lettura: 2 min
Ricevere un immobile in eredità può sembrare un’opportunità, ma quando ci sono più eredi coinvolti, la situazione può diventare complicata se non si trova un accordo sulla decisione finale. Vediamo quali sono le soluzioni possibili e come affrontare al meglio questa situazione.

1. Comunicare è il primo passo
Sembra banale, ma spesso il primo problema è proprio la mancanza di dialogo. Alcuni eredi potrebbero voler vendere l’immobile per ottenere liquidità, altri potrebbero volerlo affittare per ricavare una rendita duratura nel tempo, altri potrebbero volerlo tenere per viverci; inoltre c’è sempre il fattore emotivo: un immobile ereditato è spesso carico di ricordi e può essere difficile separarsene.
Prima di prendere decisioni affrettate, è fondamentale confrontarsi apertamente e cercare di capire le esigenze di tutti. In alcuni casi, coinvolgere un mediatore o un professionista può aiutare a trovare un compromesso.
2. Cosa dice la legge: la comunione ereditaria
Se non c’è un testamento che assegni l’immobile a un singolo erede, la proprietà diventa automaticamente in comunione ereditaria tra tutti gli eredi, in base alle rispettive quote. Ad esempio, se ci sono tre fratelli, ognuno avrà diritto a un terzo della proprietà.
Questo significa che nessun erede può prendere decisioni in autonomia sull’immobile: per vendere, affittare o ristrutturare serve il consenso di tutti. E qui iniziano i problemi se non c’è accordo.
3. Quali sono le possibili soluzioni?
Se gli eredi non riescono a trovare un’intesa, ci sono diverse opzioni:
A) Dividere i ricavi:
Se tutti gli eredi sono d’accordo, le due soluzioni principali sono la vendita della casa o la locazione in entrambi i casi serve il consenso di tutti gli eredi i proventi vengono ridivisi in base alle quote ereditarie.
C) Acquisto o Divisione: Se qualcuno volesse tenere l’immobile, può acquistare le quote dagli altri, diventando unico proprietario, in alternativa qualora l’immobile fosse frazionabile è possibile dividerlo in due o più unità e decidere poi per ogni immobile nuovo cosa fare. Questa soluzione richiede interventi tecnici e pratiche burocratiche.
D) Vendita forzata all’asta (azione di divisione giudiziale)
Se non si trova un accordo, un erede può rivolgersi al tribunale e chiedere la divisione giudiziale, che porta alla vendita forzata dell’immobile tramite asta. Questa è spesso l’opzione meno conveniente, in primis per i tempi e per le spese giudiziali che si sostengono e poi perché gli immobili all’asta vengono spesso venduti a prezzi inferiori rispetto al mercato.
Meglio trovare un accordo prima di arrivare in tribunale
La vendita forzata è una soluzione estrema, che spesso lascia tutti insoddisfatti. Ecco perché, prima di arrivare a questo punto, è sempre meglio provare a negoziare tra eredi o con l’aiuto di un mediatore immobiliare. Un consulente esperto può aiutare a valutare l’immobile, proporre soluzioni vantaggiose per tutti e gestire eventuali difficoltà nella vendita o nella suddivisione.
Se ti trovi in questa situazione e hai bisogno di una consulenza, contattami: possiamo aiutarti a trovare la soluzione migliore per te!




Commenti