Decreto Sicurezza e Sfratto
- Luca Bisbocci

- 14 giu
- Tempo di lettura: 3 min
Sfratti più rapidi in caso di occupazione abusiva: cosa prevede il nuovo decreto sicurezza
Il nuovo decreto sicurezza, (11 Aprile 25, n. 48 convertito in Legge 9 Giugno 25, n.80) recentemente approvato dal Governo, introduce alcune modifiche rilevanti anche per il settore immobiliare. Tra queste, spicca una misura che punta ad accelerare gli sfratti in caso di occupazioni abusive di immobili. Si tratta di un intervento atteso da molti proprietari, soprattutto in contesti urbani dove il fenomeno dell’occupazione è più frequente.
Vediamo in cosa consiste la novità e cosa cambia concretamente per chi possiede un immobile.

Cosa prevede la norma?
La misura inserita nel decreto sicurezza stabilisce che, in caso di occupazione illegale di un immobile, il proprietario possa ottenere lo sgombero in tempi più rapidi, grazie a una procedura semplificata.
In particolare:
Viene introdotta una nuova procedura accelerata di rilascio dell'immobile, da attivare nei casi in cui l’occupazione non abbia alcun titolo giuridico (es. contratto, permesso, comodato).
Il proprietario può presentare ricorso al Prefetto, che ha il compito di verificare rapidamente la situazione e, se ne ricorrono le condizioni, ordinare lo sgombero immediato.
I tempi previsti per l'intervento sono più brevi rispetto alle tradizionali procedure giudiziarie, che spesso richiedono mesi – o anche anni – per arrivare a una risoluzione definitiva.
A chi si applica la misura
Questa norma si rivolge a chi:
È proprietario di un immobile (residenziale, commerciale, industriale o agricolo);
Scopre che l’immobile è stato occupato senza autorizzazione;
Può dimostrare l’assenza di un contratto valido o di qualunque altro titolo che giustifichi la presenza degli occupanti.

Cosa cambia rispetto a prima
Fino ad oggi, il percorso per ottenere lo sfratto di un occupante abusivo passava per i tribunali, con tempi lunghi e costi legali rilevanti. Il nuovo decreto introduce invece una via amministrativa, che affianca – e in alcuni casi sostituisce – il tradizionale procedimento giudiziario.
L’obiettivo dichiarato è quello di ripristinare più velocemente la legalità e tutelare i diritti dei legittimi proprietari, evitando che l’occupazione illecita si traduca in un danno prolungato nel tempo.
Quali sono i limiti?
La norma prevede comunque delle verifiche preliminari:
L’autorità deve accertare l’effettiva assenza di un titolo di occupazione;
Non si applica automaticamente a tutte le situazioni, ad esempio nei casi dove vi siano controversie civili in corso o condizioni sociali particolari (es. presenza di minori, situazioni di emergenza abitativa documentata).
Inoltre, il rispetto dei diritti fondamentali degli occupanti rimane una condizione imprescindibile: ogni provvedimento dovrà comunque essere proporzionato e conforme alla legge.
Cosa significa per i proprietari
Per chi possiede un immobile, questa novità rappresenta un potenziale strumento di tutela più efficace, soprattutto in caso di occupazioni improvvise o fraudolente. È importante però:
Conservare documentazione completa sulla proprietà e sull’assenza di contratti in essere;
Agire tempestivamente, segnalando l’occupazione alle autorità non appena viene rilevata;
Affidarsi, quando necessario, a professionisti del settore legale o immobiliare per gestire la procedura.
Conclusione
Il nuovo decreto sicurezza introduce un cambiamento concreto per i proprietari che si trovano ad affrontare una situazione di occupazione abusiva. Senza entrare nel merito delle valutazioni politiche, è importante conoscerne gli effetti pratici e prepararsi ad utilizzare correttamente gli strumenti messi a disposizione.
Nel panorama immobiliare attuale, dove la certezza del diritto è un valore essenziale, ogni intervento che accorcia i tempi e riduce i danni per i proprietari merita di essere conosciuto e monitorato attentamente.



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